Oggi vi presento un ottimo prodotto per la detersione, un detergente ideale sia per chi predilige la quiete e il relax della vasca da bagno ma anche per chi preferisce la pratica e più rapida doccia; appartenente alla linea “Acquam del Mar Morto”,si presenta come un bagnodoccia rigenerante con estratti biologici, dermopurificante, preventivo della desquamazione, perfetto quindi per mantenere la pelle morbida, elastica e idratata.
Il produttore si affretta a spiegare non contiene Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Sodium Laureth Sulfate (SLES) e neppure coloranti mentre è arricchito da estratto glicerico biologico di ulivo oltre che vantare, come naturale data la denominazione, una formulazione derivante da sali integrali del Mar Morto; il fatto che non contenga SLS, SLES ma sia a PH fisiologico, dermatologicamente testato, contenente tensioattivi vegetali ed estratti da agricoltura biologica lo rende adatto anche a chi mostra una sensibilità maggiore verso i più comuni e conosciuti prodotti in commercio.
E ORA A NOI, PARTE PRIMA
Ho utilizzato questo bagnoschiuma in 2 periodi differenti e l'effetto che ne è derivato è stato allo stesso modo disuguale; la prima volta l'ho sperimentato nella stagione tardo invernale quando la mia pelle attraversava un momento di estrema sensibilità e non potevo permettermi di utilizzare la maggior parte dei prodotti in commercio nella grande distribuzione (e a volte neppure nelle erboristerie), la seconda volta è stato invece questa estate.
Come anticipavo l'esperienza ha avuto risultati molto differenti, quasi negativi nel primo caso, decisamente ottimi nel secondo; questo mi fa pensare che per le pelli estremamente sensibili .
Quando lo utilizzai la prima volta non ne aggiunsi una quantità eccessiva all'acqua proprio per il fatto che la mia pelle era soggetta a irritazioni frequenti e non volevo rischiare di trovarmi cosparsa di sfoghi e ponfi ovunque ma la precauzione non è stata sufficiente; sebbene non mi abbia costretto a precipitose fughe dalla vasca per sopraggiunto, dopo non molto tempo dal termine del bagno la pelle ha iniziato a mandare chiari segnali di sofferenza: prurito diffuso, piccole bollicine e arrossamenti.
Il tutto tollerabile... però non l'ho buttato perché la reazione è stata lieve e sopportabile e questo mi ha indotto a pensare che in un futuro prossimo, quando la situazione fosse migliorata avrei sicuramente potuto beneficiare di questo prodotto.
Per questo motivo non mi sono sentita di bocciare il prodotto ma mi sono limitata a rinchiuderlo in un cassetto per alcuni mesi.
UNA SECONDA POSSIBILITA'
Passato il momento critico, ho deciso di riesumare dal cassetto anche questo bagnoschiuma; la scadenza era dalla mia parte, i 12 mesi non erano ancora trascorsi perciò potevo trovarmi abbondantemente nelle condizioni di utilizzarlo.
Quest'estate mi è parso il momento adatto così, un giorno, ho preso il coraggio e mi sono convinta a provarlo.
Il profumo che in un primo momento sembra essere paragonabile a quello di un detersivo per lavare i panni, una volta in acqua diventa molto più buono, delicato e fresco, il classico delicato aroma di “fresco e pulito”.
Oltre a questo leggero aroma, la pelle è sembrata morbida e ben idratata, utilizzato per più giorni in maniera consecutiva il prodotto ha continuato a non creare nessun problema e la pelle è rimasta sempre perfetta e senza ombra di desquamazione.
E SOTTO LA DOCCIA?
Sotto la doccia fa il suo dovere senza deludere; poco prodotto su una spugna o sulla retina consentono di ottenere una buona schiuma e una profumazione gradevole, delicata e per nulla fastidiosa. La persistenza sulla pelle in questo caso è un po' di più ma senza esagerare.
Prima di concludere facciamo una breve analisi dell’INCI aiutandoci con il Biodizionario e le indicazioni di Bill Statham.
INCI
Aqua - solvente -2 verdi
Cocamidopropyl Betaine – tensioattivo – un giallo
Maris Aqua – acqua marina
Sodium lauroyl sarcosinate - antistatico / tensioattivo / viscosizzante – un verde
Caprylyl/Capryl glucoside – tensioattivo – 2 verdi
Sodium Lauroyl Glutamate - antistatico / tensioattivo – un verde
Glycerin - denaturante / umettante / solvente –2 verdi
Olea Europea Extract* - emolliente / solvente / vegetale – 2 verdi
Parfum
Lactic Acid - agente tampone / umettante – 2 verdi
Phenoxyethanol – conservante – un giallo
Benzyl Alcohol - conservante / solvente – un giallo
Potassium Sorbate – conservante – un verde
Tocopherol* - antiossidante – 2 verdi
* da agricoltura biologica
Un buon INCI tutto sommato, non ci sono rossi e di questi tempi trovare al supermercato prodotti che non contengano ingredienti assolutamente da evitare è una specie di miracolo; ci sono purtroppo 3 gialli, 2 nelle posizioni basse e uno ahimè al solo secondo posto, alcuni ingredienti sono un po' controversi ma non pericolosi al punto da essere sconsigliati.
Eccoli.
Il Cocamidopropyl Betaine è un derivato della cocamide e della betaina, svolge oltre che la funzione di detergente anche quella di schiumogeno e detergente in shampoo, dentifrici, esfolianti e detergenti più in generale (lo si trova però anche in detergenti per la casa) e può causare dermatiti, reazioni allergiche oltre ad essere sospettato di tossicità.
Il Sodium lauroyl sarcosinate qui indicato con un verde è in Giappone soggetto a restrizioni e la sua pericolosità la si può ricondurre al fatto che se si unisce ad agenti nitrosanti può formare nitrosamine (che sono cancerogene) tuttavia non è il caso di farne una tragedia, la pericolosità non è elevata.
Il Lact Acid indicato qui con il verde e di fatto poco pericoloso è comunque soggetto a limitazioni in alcuni paesi come il Canada; presente in detergenti, shampoo e alimenti può causare prurito e secondo Bill Statham non dovrebbe essere utilizzato su bambini piccoli. Al di là di questo comunque ha una pericolosità moderata.
Il Phenoxyethanol è ritenuto comunemente potenzialmente allergizzante ed esiste il sospetto che possa manifestare una certa tossicità che possa investire il sistema endocrino; derivato dal petrolio è soggetto a restrizioni in Giappone e nell'UE.
BENE BENE, MA DI BUONO CHE C'E'?
Non se ne parla ma in questo prodotto è contenuto anche dell'estratto di olio d'oliva (da agricoltura biologica) che si può identificare come Olea Europea Extract; non è in una posizione alta, solo nono su quindici ingredienti però è comunque presente.
L'olivo è ricco di flavonidi, acido oleanoico, acido palmitico, acido linoleico, proteine ed ha molte proprietà di cui si può beneficiare non solo attraverso il suo utilizzo in cucina ma anche mediante l'impiego in ambito cosmetico ed erboristico; non a caso può essere d'aiuto in caso di ferite, ustioni, eritemi solari, sclerodermie, arrossamenti, pelle con tendenza a squamarsi e anche emorroidi.
L'olio d'oliva con i tocoferoli di cui è ricco, ha proprietà antinfiammatorie, seborestitutive, lenitive, ammorbidenti, elasticizzanti, adatto a tutti tipi di pelle è anche un ottimo olio veicolatore che si può utilizzare per massaggi con olii essenziali.
IL VANTAGGIO DI UNA MANCANZA
In questo prodotto sono assenti SLS, SLES e coloranti; poiché sono ingredienti indicati da più parti come pericolosi, allergizzanti, irritanti e chi più ne ha, più ne metta se non li trovo in un prodotto ne sono più che felice.
L'SLS il cui nome per esteso è Sodium Lauryl Sulfate svolge la funzione di tensioattivo, emulsionante e schiumogeno ed è contenuto solitamente in shampoo, detergenti e prodotti che “fanno schiuma” più in generale; è sospettato non solo di tossicità epatica ma di provocare anche eczemi, acne, problemi agli occhi e alla pelle oltre a “intossicare” gli organismi acquatici.
Anni fa la notizia sulla sua pericolosità venne bollata come “bufala” e di fatto il Biodizionario lo valuta con un bollino verde ma io preferisco comunque tenermene alla larga... se poi dovesse capitarmi in un prodotto non ne farò però una tragedia.
L'SLES non è altri che il Sodium Laureth Sulfate, altro ingrediente controverso che svolge le funzioni di tensioattivo, detergente e schiumogeno; contenuto in saponi liquidi, shampoo, detergenti può causare irritazioni oltre a provocare o peggiorare l'acne...nonostante sia contenuto anche in prodotti anti-acne!
Sul Biodizionario lo trovate con la valutazione di un pallino giallo, altrove viene indicato come ingrediente moderatamente nocivo (sicuramente meno nocivo di altri)
Alcuni coloranti per finire, in soggetti sensibili (tra cui bambini piccoli, asmatici e allergici ai salicilati) possono provocare numerosi problemi tra cui pruriti, orticaria, eruzioni cutanee, problemi agli occhi e respiratori; oltre a ciò si deve sottolineare che alcuni sono derivati petroliferi oppure ossidi di ferro che si ritrovano non solo in rossetti, fondotinta e detergenti ma anche nella composizione del cemento.