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16 gennaio 2013 3 16 /01 /gennaio /2013 15:51

lenti-a-contatto-1.jpgQuando si parla di come mantenere al meglio le lenti a contatto, giornaliere o mensili che siano, può essere utile far riferimento ad una serie di comportamenti ed azioni che vanno o che non vanno eseguite.

Il punto fondamentale quando si parla di lenti a contatto riguarda l’igiene del dispositivo: il primo consiglio riguarda quelle giornaliere che non devono essere assolutamente utilizzate per un periodo superiore alle 12 ore anche qualora le si sia usate per poco tempo durante l’arco della giornata. Chi vuole risparmiare dovrebbe acquistare delle lenti a contatto mensili che però devono essere lavate con estrema cura e quotidianamente utilizzando l’apposita soluzione detergente che serve a rimuovere lo sporco e le proteine che vi si poggiano sopra durante il giorno a causa del contatto continuo con l’occhio.

Anche l’igiene del contenitore è importante: deve essere tenuto pulito durante l’arco della giornata quando si indossano le lenti, lasciandolo asciugare all’aria dopo ogni lavaggio evitando di utilizzare capi di tessuto che asciugandolo potrebbero lasciarvi dentro piccoli frammenti del proprio materiale.

Laddove durante l’arco della giornata le lenti dovessero cadere per terra sarà possibile riutilizzarle a patto che vengano lavate con estrema cura secondo le procedure consigliate dall’azienda produttrice e che la lente non si sia seccata; in quest’ultimo casa va buttata via e sostituita con una pulita.

C’è chi utilizza l’acqua del rubinetto per la pulizia delle lenti cadute per terra; questa misura è in generale sconsigliabile perché l’acqua di tubatura contiene al suo interno microrganismi in grado di provocare diversi tipi di infezione degli occhi. Ancora volta la procedura di detersione consigliata è quella attraverso le apposite soluzioni detergenti; l’acqua di rubinetto può essere usata solo in caso di emergenza qualora non si abbiano a disposizione soluzioni più idonee.

Infine un consiglio per chi si addormenta con le lenti a contatto agli occhi; laddove capitasse è bene ricordarsi che la rimozione della lente appena svegli va effettuata con una maggior cautela del solito, accertandosi di umidificare abbondantemente la lente affinché si ammorbidisca ben bene per agevolare il distacco dall’occhio senza danneggiarla.

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7 gennaio 2013 1 07 /01 /gennaio /2013 15:20

Il lunedì è sempre una tragedia ricominciare, soprattutto dopo un periodo di feste e bagordi; non so voi ma io, il primo giorno della settimana sono una vera iena.

Prima di riuscire ad acquistare un minimo di serenità ci metto dalle 10 alle 12 ore, in pratica, prima di cena è meglio non darmi il tormento; così, per una volta, ho pensato che un video divertente avrebbe potuto allietare questa difficile giornata.

Questi 4 ragazzi sono ironici, non possono non far sorridere e "Please baby flush it" è un invito a nozze... non vorrete farvi sfuggire l'occasione, no? 

Dopo aver visionato il primo filmato di pochi secondi, cliccate su una qualsiasi immagine per far partire il resto... :-)

 

www.youtube.com/brefballsband

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20 dicembre 2012 4 20 /12 /dicembre /2012 11:13

animali-in-viaggio1.jpgUna polizza che copre la responsabilità civile per eventuali danni causati dai nostri amici a quattro zampe quando siamo in vacanza. E’ l’assicurazione sugli animali in viaggio che di norma viene proposta dalle compagnie come soluzione compresa all’interno di una polizza per la famiglia, oppure come soluzione opzionale.

Le polizze Rc famiglia complete, infatti, coprono i danni verso terzi commessi non solo dai componenti del nucleo familiare ma anche dai nostri amici a quattro zampe indipendentemente da dove ci troviamo, a casa come in vacanza: per avere una visione più ampia di tutte le polizze assicurative e sui vari preventivi da stipulare clicca qui. L’assicurazione sugli animali in viaggio, nel dettaglio, se è un prodotto completo non copre solo la responsabilità civile verso terzi, ma anche l’eventuale indennizzo per spese mediche sostenute durante il viaggio per il proprio cane o gatto. Ad esempio le spese sostenute per l’acquisto di medicine oppure per una visita urgente presso un veterinario mentre ci troviamo in vacanza.

L’assicurazione sugli animali in viaggio, stipulata singolarmente o all’interno di un pacchetto di coperture per la famiglia, permette di andare in vacanza più sereni. Questo perché nel caso in cui l’animale crei danni nella struttura turistica di alloggio, c’è la copertura assicurativa che permette di evitare di sborsare somme di denaro inattese e frutto di spiacevoli inconvenienti.

A questo poi si aggiunge il fatto che i mezzi di trasporto scelti, e la struttura ricettiva, devono chiaramente accettare la presenza di animali domestici al seguito. Non a caso le assicurazioni sugli animali in viaggio complete offrono assistenza 24 ore su 24 al fine di acquisire in ogni momento informazioni sul veterinario più vicino sul luogo di vacanza, oppure sui negozi per il nostro cane o gatto più vicini in zona.

Un assicurazione sugli animali in viaggio completa può inoltre fornire anche un rimborso finalizzato al recupero dell’animale nel caso in cui questo dovesse andare smarrito. Il premio assicurativo magari sale, ma in questo modo il gatto o il cane che amiamo anche in viaggio è protetto a 360 gradi.

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7 dicembre 2012 5 07 /12 /dicembre /2012 14:14

2907Durante i mesi invernali la pelle richiede delle cure e dei trattamenti particolari per mantenere la propria idratazione. Gli agenti atmosferici aggrediscono la pelle rendendola secca e più vulnerabile alle infiammazioni: germi e batteri sono attratti dalle superfici asciutte quindi  si va incontro a vere e proprie infezioni.

La cosa migliore da fare per nutrire la cute e mantenerla luminosa è bere, infatti la maggiore idratazione avviene all’interno dell’organismo.

Proteggiamoci quando usciamo all'aria aperta, con sciarpe, guanti e cappelli. Ha bisogno di luce per cui un buon nutrimento naturale è esporla al sole alcuni minuti, per compensare le ore che trascorriamo al chiuso. Ricordiamo di usare dei filtri solari, soprattutto in situazioni particolari, come sulla neve.

Non lavarsi con acqua troppo calda perché il calore eccessivo toglie gli oli protettivi presenti sulla superficie della pelle, esponendola a maggiori rischi.

L'epidermide va pulita ed esfoliata con cura, detergendola con dell'acqua fresca e un prodotto specifico: anche del comune latte su un batuffolo di cotone può dare l'effetto desiderato. Per una pulizia migliore usiamo il vapore per aprire i pori, aggiungendo degli oli essenziali per profumare e arricchirne l'efficacia. Uno scrub delicato e nutriente, realizzato con olio, miele e zucchero può aiutare a togliere le cellule morte e a illuminare la pelle. Invece, per le pelli più mature, è possibile ricorrere anche a prodotti più specifici, come Expert Skin Resveratrolo che contrasta l'invecchiamento cellulare grazie alla sua azione antiossidante.

E’ fondamentale, inoltre, nutrire la pelle con delle creme lenitive e idratanti. Per pelli più secche sono ottime quelle a base di burro di karitè e di argan, mentre per chi ha problemi di couperose e arrossamenti quelle all’aloe. Ottime creme si possono trovare anche su siti come farma village dedicato alla bellezza e alla salute della persona.

Le labbra vanno protette in modo particolare con prodotti specifici come il burrocacao.  Facciamo attenzione alle mani screpolate usando creme a base di glicerina e, per le zone più deboli come le nocche, massaggiamo con dell'olio di mandorla o di oliva per un effetto idratante intenso.

Prendiamoci cura della cute anche introducendo nella dieta cibi freschi, ricchi di vitamine e di fibre come frutta, verdura e legumi. Nocciole, noci e arachidi sono amici della pelle. Sarebbe buono ridurre il caffè, meglio tè nero o tisane digestive a base di tarassaco e menta piperita. E infine, ma non meno importante non fumare, la nicotina priva la pelle di ossigeno.

Susanna Giordani

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4 dicembre 2012 2 04 /12 /dicembre /2012 07:50

La realtà di oggi, con tutte le sue incertezze e difficoltà, mette a dura prova la voglia di sognare, credere nel futuro, lottare per il cambiamento;  non possiamo lasciarci risucchiare dal vortice di responsabilità e paure, abbiamo il diritto di credere, sperare, dar voce al desiderio di volere una vita diversa, migliore.

Vogliounalternativa.it  è un’iniziativa lanciata da Toyota, la nuova frontiera della partecipazione in cui, ognuno, può liberamente esprimere le proprie aspirazioni, la voglia di credere in qualche cosa di più o di diverso, uscire dagli schemi dell’omologazione e riuscire, finalmente, ad affermarsi, esprimere se stesso senza timori e indecisioni. Un sito non comune, non banale, un sito unico che raccoglie aspirazioni,  propositi, un luogo in cui raccontare le proprie sensazioni, sentimenti, un grande contenitore di idee alternative, una community di condivisione di emozioni e sogni da realizzare, in cui tracciare nero su bianco pensieri e desideri.

In modo simpatico e in pieno stile social, ci viene offerta la possibilità di rivendicare a gran voce un cambiamento.

 

 

Ci vuole coraggio, a volte, per cercare la propria alternativa, sul lavoro, in famiglia, nello sport, nella vita di tutti i giorni. Io la voglio un’alternativa, non voglio sentirmi costretta in un destino che pare già scritto, voglio poter scegliere, decidere ciò che è meglio uscendo, senza paura, da una quotidianità che si ripete giorno dopo giorno.

Aspiro a questa possibilità di scelta per me stessa ma la voglio anche per le persone che amo, la desidero perché non posso smettere di credere nel futuro; è mia, devo continuare a crederci e cercare di afferrarla, a volte basta meno di quel che si pensi, una scintilla e le cose possono cambiare.

Possiamo tornare a essere protagonisti della nostra storia e artefici del nostro destino, la voglia di farlo c’è e la dimostrazione sono la valanga di tweet, 47 mila, che hanno rivendicato la possibilità di un futuro, di nuova linfa alle speranze di tante persone; sono molti a non nascondersi, a non volere che il loro domani sia deciso da altri e lo fanno scrivendo seriamente o strappando un sorriso.

Con convinzione, in tanti hanno ripensato a loro stessi e capito che una seconda possibilità la si deve chiedere, forse è proprio arrivato il momento di trovare e mettere in pratica il piano B. E voi, avete un'alternativa, un piano B?

Se nella mente già vi frulla l’idea di una seconda possibilità, condividetela su vogliounalternativa.it e seguite l’iniziativa su Facebook, Twitter e YouTube, non dimenticando di rimanere in attesa e scoprire cosa accadrà il prossimo 9 dicembre. 

 

Articolo sponsorizzato

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3 dicembre 2012 1 03 /12 /dicembre /2012 14:22

Impiccato.jpgAnche io sono stata (fino a non molto tempo fa), una felice giocatrice del gioco dell'impiccato; so che a molti non piace ma, in mancanza d'altro, a volte, presa da una noia terribile sono riuscita a giocare anche tramite pc. 

Già, perché se quando andavo a scuola, quando si viveva ancora nell'era del gioco sottobanco come il tris, battaglia navale e l'impiccato, quando si giocava usando semplicemente un foglio di carta e una penna e ci si divertiva anche imbrogliando (contare sulla presunta sordità o lettere scritte male a volte può aiutare) ora è tutto più difficile perché il computer non lo si può raggirare così facilmente. 

Il gioco dell'impiccato è molto semplice e non richiede un elevato numero di giocatori, 2 sono più che sufficienti, basta una persona che pensi una parola (a volte anche una frase) e un secondo giocatore che provi ad indovinarla "sparando a caso" delle lettere che permettano di intuire quello che è passato per la mente all'avversario. 

Non è però tutto rose e fiori perché le possibilità non sono infinite e il numero di errori che si possono commettere sono limitati, in genere 5, poi superato questo limite il gioco finisce e se la parola non è stata indovinata... adieu, fine, il mancato indovino perde senza possibilità d'appello.

Ogni errore viene segnato in maniera molto originale; il giocatore che deve indovinare viene rappresentato da un omino che potrebbe finire impiccato da un momento all'altro, ogni errore è rappresentato con una parte del corpo aggiunta al patibolo. 

Sbagli una prima volta? Peggio per te, io comincio a disegnare la tua testa penzolante. 

Sbagli la seconda? Ah ah ah, cavoli tuoi, adesso aggiungo il corpo. 

Sbaglio di nuovo? Vabbeh, ti aggiungo un braccio..quale vuoi perdere per primo? 

Acoraaaa? Bon, un altro braccio! 

Attento a te, rischi di lasciarci le penne, concentrati, di questo passo ti impicco proprio... 

Non ci credo, hai sbagliato di nuovo! Una gamba la disegno attaccata al corpo. 

Ecco, l'ultimo errore....fine, l'ultima gamba....addio impiccato mio, per te è la fine. 

La parola era così difficile? 

In genera io inizio dalle vocali, la E, la A e la I sono le mie preferite e queste bene o male si trovano sempre nelle parole scelte ma quando mi trovo di fronte un osso duro serve a poco o forse a nulla avere una strategia perché se il mio avversario vuole proprio farmi crepare sceglie parole impronunciabili o che nessuno oserebbe mai pensare per un gioco del genere; avete mai pensato ad utilizzare "decalcomania" o "implantologia"? 

E chi pensa a una cosa del genere?

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9 novembre 2012 5 09 /11 /novembre /2012 14:23

Playground.jpgTirare 4 calci a un pallone è passione di molti e poterlo fare su un campo da calcetto (altrimenti detto di calcio a 5) dà una soddisfazione maggiore che farlo su un campetto improvvisato e scalcinato di qualche parco o cortile.

Regole generali

Essendo il numero degli appassionati in crescita, prima di prenotare si dovrà decidere una data ed eventualmente considerare l’ipotesi di non trovare il campo libero e perciò dover proporre un’alternativa; è anche vero che però quello dell’affitto di queste strutture è diventato un vero e proprio business perciò in quasi tutte le città è possibile trovare almeno un “buco” libero. Il problema maggiore è far concordare i giocatori (riserve comprese) su giorni, orari e opzioni.

Un campo può essere prenotato in maniera tradizionale, recandosi direttamente presso la struttura che lo gestisce oppure, in alcuni casi, effettuando la prenotazione direttamente online; questo avviene generalmente quando la società che gestisce il campo dispone di varie strutture, magari in differenti città.

Nel caso di una prenotazione “in loco”, uno o più giocatori dovranno recarsi sul posto per prendere accordi con i curatori dell’impianto, definendo la data, l’orario ed eventualmente, in base al regolamento interno, anche versare una caparra confirmatoria o l’intera quota. Generalmente chi gioca a calcetto tende, al termine della partita, a prenotare il campo per la volta successiva alla stessa ora e lo stesso giorno della settimana, sveltendo così la procedura ma limitando di fatto i posti disponibili per gli altri.

Nel caso in cui sia stata versata anche una cauzione e trattenuto un documento d’identità, nel caso in cui non si siano palesati danni evidenti, verranno restituiti al termine della partita.

Da non sottovalutare

Nel noleggiare un campo, oltre alla disponibilità, si deve tener conto di alcuni aspetti che possono apparire banali, ma incidono sul prezzo d’affitto: composizione del campo da gioco (erba, erba sintetica, cemento, asfalto...), illuminazione nel caso di campo all’aperto, numero degli spogliatoi (fondamentale quando a sfidarsi sono acerrimi amici/nemici), presenza delle docce e soprattutto dell’acqua calda e, nel caso di tornei auto-organizzati, anche la presenza di un arbitro a separare le compagini in caso di contatto “involontario” e rissa. Nella scelta di un campo da calcetto spesso è necessario tenere in considerazione anche la presenza di un parcheggio e un bar in cui rifocillarsi dopo aver giocato.

Le prenotazioni online sono molto comode e perfette se si conosce già la struttura perché, almeno la prima volta, un sopralluogo è necessario per verificarne le condizioni e valutare se siano adatte alle necessità dei giocatori. Online, previa registrazione, è necessario scegliere la struttura, l’orario, il tipo di campetto (quando possibile) e pagare la tariffa intera. Semplice e rapido.

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9 ottobre 2012 2 09 /10 /ottobre /2012 15:59

Neutrogena.JPGOra che arriva l’inverno è necessario iniziare a pensare attentamente alla salute delle nostre mani e un’ottima crema, da tener presente anche per l’INCI non troppo pasticciato, è la Neutrogena concentrata.

Il tubetto piuttosto piccolo potrebbe far pensare che durerà poco, in realtà si tratta di un timore infondato;  50 ml. di prodotto, più di 200 applicazioni secondo i produttori non sono comunque male, a meno che non la si applichi molte volte al giorno.
Adatta per chi ha mani secche e screpolate, ha un PAO uguale a 36 mesi dall’apertura, niente male direi. 

Questa crema è ideale durante la stagione fredda, non solo perché la promessa sbandierata sul tubetto è quella di dare sollievo immediato alle mani secche e screpolate, ma anche in caso di problemi derivanti dall'inquinamento ambientale, detersivi, lavori che creino irritazioni alle mani e altro.

Basta una piccola quantità, anche nelle condizioni più aggressive, per dare un sollievo prolungato e garantire alle mani una notevole morbidezza.

Vediamo prima gli ingredienti... una vera sorpresa!
Aqua - solvente -2 pallini verdi
Glycerin - denaturante / umettante / solvente - 2 pallini verdi
Cetearyl Alcohol - emolliente / emulsionante / stabilizzante emulsioni / opacizzante / viscosizzante - 2 pallini verdi
Stearic Acid - emulsionante / stabilizzante emulsioni - 2 pallini verdi
Palmitic Acid - emolliente / emulsionante - 2 pallini verdi
Sodium Cetearyl Sulfate - tensioattivo - un pallino verde
Dilauryl Thiodipropionate -2 pallini rossi
Sodium Sulfate - viscosizzante - 2 pallini verdi
Methylparaben - conservante - un pallino verde
Propylparaben - conservante - un pallino rosso
Parfum

COSA NE PENSO

Sono molto soddisfatta di questa crema, gli ingredienti sono ottimi, si presenta infatti con molti più pallini verdi di altre creme che si "spacciano" come naturali ma, soprattutto, funziona veramente; quando l'ho comprata avevo le mani molto screpolate, se aiutavo le mie bimbe a vestirsi erano lamentele continue perchè le graffiavo e, più in generale le avrei potute usare per scartavetrare e darmi al bricolage.

Appena arrivata a casa e tolto il tappo ho spremuto un pochino di crema da un buchino miscroscopico posto sulla sommità... all'inizio ho brontolato perché così ne usciva veramente poca poi, però, ho capito che era una quantità più che giusta perché ne basta un nonnulla. 

Bianca, quasi trasparente e dalla profumazione delicatissima, si spalma velocemente e si assorbe con molta facilità senza lasciare le mani unte nonostante la glicerina contenuta (considerato che è il secondo ingrediente non deve certo essere poca!) e con poche applicazioni la pelle torna a essere morbida e idratata.

Usandola con regolarità le mani non si screpolano più, basta una dose minuscola la sera, magari prima di andare a dormire

La consiglio quindi senza dubbio, buon inci e promesse mantenute ne fanno un'ottima crema che protegge le mani e ripara i danni; l'assenza di untuosità dopo l'applicazione la rende una crema ideale anche da utilizzare se subito dopo averla spalmata si vuole utilizzare il pc o qualsiasi altra cosa che di solito si lascia "marchiare" facilmente dalle impronte.

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20 settembre 2012 4 20 /09 /settembre /2012 10:45

 

Forsan Bagnodoccia RigeneranteOggi vi presento un ottimo prodotto per la detersione, un detergente ideale sia per chi predilige la quiete e il relax della vasca da bagno ma anche per chi preferisce la pratica e più rapida doccia; appartenente alla linea “Acquam del Mar Morto”,si presenta come un bagnodoccia rigenerante con estratti biologici, dermopurificante, preventivo della desquamazione, perfetto quindi per mantenere la pelle morbida, elastica e idratata.


Il produttore si affretta a spiegare non contiene Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Sodium Laureth Sulfate (SLES) e neppure coloranti mentre è arricchito da estratto glicerico biologico di ulivo oltre che vantare, come naturale data la denominazione, una formulazione derivante da sali integrali del Mar Morto; il fatto che non contenga SLS, SLES ma sia a PH fisiologico, dermatologicamente testato, contenente tensioattivi vegetali ed estratti da agricoltura biologica lo rende adatto anche a chi mostra una sensibilità maggiore verso i più comuni e conosciuti prodotti in commercio. 

 

E ORA A NOI, PARTE PRIMA
Ho utilizzato questo bagnoschiuma in 2 periodi differenti e l'effetto che ne è derivato è stato allo stesso modo disuguale; la prima volta l'ho sperimentato nella stagione tardo invernale quando la mia pelle attraversava un momento di estrema sensibilità e non potevo permettermi di utilizzare la maggior parte dei prodotti in commercio nella grande distribuzione (e a volte neppure nelle erboristerie), la seconda volta è stato invece questa estate.
Come anticipavo l'esperienza ha avuto risultati molto differenti, quasi negativi nel primo caso, decisamente ottimi nel secondo; questo mi fa pensare che per le pelli estremamente sensibili .

Quando lo utilizzai la prima volta non ne aggiunsi una quantità eccessiva all'acqua proprio per il fatto che la mia pelle era soggetta a irritazioni frequenti e non volevo rischiare di trovarmi cosparsa di sfoghi e ponfi ovunque ma la precauzione non è stata sufficiente; sebbene non mi abbia costretto a precipitose fughe dalla vasca per sopraggiunto, dopo non molto tempo dal termine del bagno la pelle ha iniziato a mandare chiari segnali di sofferenza: prurito diffuso, piccole bollicine e arrossamenti.
Il tutto tollerabile... però non l'ho buttato perché la reazione è stata lieve e sopportabile e questo mi ha indotto a pensare che in un futuro prossimo, quando la situazione fosse migliorata avrei sicuramente potuto beneficiare di questo prodotto.
Per questo motivo non mi sono sentita di bocciare il prodotto ma mi sono limitata a rinchiuderlo in un cassetto per alcuni mesi.

 

UNA SECONDA POSSIBILITA'
Passato il momento critico,  ho deciso di riesumare dal cassetto anche questo bagnoschiuma; la scadenza era dalla mia parte, i 12 mesi non erano ancora trascorsi perciò potevo trovarmi abbondantemente nelle condizioni di utilizzarlo.
Quest'estate mi è parso il momento adatto così, un giorno, ho preso il coraggio e mi sono convinta a provarlo.
Il profumo che in un primo momento sembra essere paragonabile a quello di un detersivo per lavare i panni, una volta in acqua diventa molto più buono, delicato e fresco, il classico delicato aroma di “fresco e pulito”.
Oltre a questo leggero aroma, la pelle è sembrata morbida e ben idratata, utilizzato per più giorni in maniera consecutiva il prodotto ha continuato a non creare nessun problema e la pelle è rimasta sempre perfetta e senza ombra di desquamazione.

 

E SOTTO LA DOCCIA?
Sotto la doccia fa il suo dovere senza deludere; poco prodotto su una spugna o sulla retina consentono di ottenere una buona schiuma e una profumazione gradevole, delicata e per nulla fastidiosa. La persistenza sulla pelle in questo caso è un po' di più ma senza esagerare.

 

Prima di concludere facciamo una breve analisi dell’INCI aiutandoci con il Biodizionario e le indicazioni di Bill Statham.


INCI
Aqua - solvente -2 verdi
Cocamidopropyl Betaine – tensioattivo – un giallo 
Maris Aqua – acqua marina
Sodium lauroyl sarcosinate - antistatico / tensioattivo / viscosizzante – un verde
Caprylyl/Capryl glucoside – tensioattivo – 2 verdi
Sodium Lauroyl Glutamate - antistatico / tensioattivo – un verde
Glycerin - denaturante / umettante / solvente –2 verdi
Olea Europea Extract* - emolliente / solvente / vegetale – 2 verdi 
Parfum
Lactic Acid - agente tampone / umettante – 2 verdi
Phenoxyethanol – conservante un giallo
Benzyl Alcohol - conservante / solvente – un giallo
Potassium Sorbate – conservante – un verde
Tocopherol* - antiossidante – 2 verdi

* da agricoltura biologica

Un buon INCI tutto sommato, non ci sono rossi e di questi tempi trovare al supermercato prodotti che non contengano ingredienti assolutamente da evitare è una specie di miracolo; ci sono purtroppo 3 gialli, 2 nelle posizioni basse e uno ahimè al solo secondo posto, alcuni ingredienti sono un po' controversi ma non pericolosi al punto da essere sconsigliati. 
Eccoli.

Il Cocamidopropyl Betaine è un derivato della cocamide e della betaina, svolge oltre che la funzione di detergente anche quella di schiumogeno e detergente in shampoo, dentifrici, esfolianti e detergenti più in generale (lo si trova però anche in detergenti per la casa) e può causare dermatiti, reazioni allergiche oltre ad essere sospettato di tossicità.

Il Sodium lauroyl sarcosinate qui indicato con un verde è in Giappone soggetto a restrizioni e la sua pericolosità la si può ricondurre al fatto che se si unisce ad agenti nitrosanti può formare nitrosamine (che sono cancerogene) tuttavia non è il caso di farne una tragedia, la pericolosità non è elevata.

Il Lact Acid indicato qui con il verde e di fatto poco pericoloso è comunque soggetto a limitazioni in alcuni paesi come il Canada; presente in detergenti, shampoo e alimenti può causare prurito e secondo Bill Statham non dovrebbe essere utilizzato su bambini piccoli. Al di là di questo comunque ha una pericolosità moderata.

Il Phenoxyethanol è ritenuto comunemente potenzialmente allergizzante ed esiste il sospetto che possa manifestare una certa tossicità che possa investire il sistema endocrino; derivato dal petrolio è soggetto a restrizioni in Giappone e nell'UE.


BENE BENE, MA DI BUONO CHE C'E'?
Non se ne parla ma in questo prodotto è contenuto anche dell'estratto di olio d'oliva (da agricoltura biologica) che si può identificare come Olea Europea Extract; non è in una posizione alta, solo nono su quindici ingredienti però è comunque presente.
L'olivo è ricco di flavonidi, acido oleanoico, acido palmitico, acido linoleico, proteine ed ha molte proprietà di cui si può beneficiare non solo attraverso il suo utilizzo in cucina ma anche mediante l'impiego in ambito cosmetico ed erboristico; non a caso può essere d'aiuto in caso di ferite, ustioni, eritemi solari, sclerodermie, arrossamenti, pelle con tendenza a squamarsi e anche emorroidi.
L'olio d'oliva con i tocoferoli di cui è ricco, ha proprietà antinfiammatorie, seborestitutive, lenitive, ammorbidenti, elasticizzanti, adatto a tutti tipi di pelle è anche un ottimo olio veicolatore che si può utilizzare per massaggi con olii essenziali.


IL VANTAGGIO DI UNA MANCANZA  
In questo prodotto sono assenti SLS, SLES e coloranti; poiché sono ingredienti indicati da più parti come pericolosi, allergizzanti, irritanti e chi più ne ha, più ne metta se non li trovo in un prodotto ne sono più che felice.

L'SLS il cui nome per esteso è Sodium Lauryl Sulfate svolge la funzione di tensioattivo, emulsionante e schiumogeno ed è contenuto solitamente in shampoo, detergenti e prodotti che “fanno schiuma” più in generale; è sospettato non solo di tossicità epatica ma di provocare anche eczemi, acne, problemi agli occhi e alla pelle oltre a “intossicare” gli organismi acquatici.
Anni fa la notizia sulla sua pericolosità venne bollata come “bufala” e di fatto il Biodizionario lo valuta con un bollino verde ma io preferisco comunque tenermene alla larga... se poi dovesse capitarmi in un prodotto non ne farò però una tragedia.

L'SLES non è altri che il Sodium Laureth Sulfate, altro ingrediente controverso che svolge le funzioni di tensioattivo, detergente e schiumogeno; contenuto in saponi liquidi, shampoo, detergenti può causare irritazioni oltre a provocare o peggiorare l'acne...nonostante sia contenuto anche in prodotti anti-acne! 
Sul Biodizionario lo trovate con la valutazione di un pallino giallo, altrove viene indicato come ingrediente moderatamente nocivo (sicuramente meno nocivo di altri)

Alcuni coloranti per finire, in soggetti sensibili (tra cui bambini piccoli, asmatici e allergici ai salicilati) possono provocare numerosi problemi tra cui pruriti, orticaria, eruzioni cutanee, problemi agli occhi e respiratori; oltre a ciò si deve sottolineare che alcuni sono derivati petroliferi oppure ossidi di ferro che si ritrovano non solo in rossetti, fondotinta e detergenti ma anche nella composizione del cemento.

 

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30 agosto 2012 4 30 /08 /agosto /2012 11:12

http://www.ibs.it/images/pal/ibs.jpg?GJDAnche se le ferie per molti sono finite, per tanti non va in vacanza la voglia di leggere e, per chi dispone di un lettore ebook, un tablet o un pc, di questi tempi, la possibilità di strappare qualche sconto sui libri esiste ancora: il sito IBS, mette a disposizione oltre 250 titoli di ebook a solo 0,49€.

Un’opportunità unica per chi ama leggere anche se, nella maggior parte dei casi si tratta di classici che, come risaputo, non rientrano propriamente nelle grazie di tutti i lettori; tra gli autori spiccano William Shakespeare, Grazia Deledda, Friedrich Nietzsche, Émile Zola, Franz Kafka, Italo Svevo, Virginia Woolf, Luigi Pirandello e molti altri.

Ecco qualche titolo di esempio:

Ventimila leghe sotto i mari. Edizione integrale (Jules Verne)

La voce del maestro. Edizione integrale (Kahlil Gibran)

I racconti (Italo Svevo)

Ragione e sentimento. Edizione integrale (Jane Austen)

Sandokan. I pirati della Malesia. Edizione integrale (Emilio Salgari)

Totem e tabù e altri saggi di antropologia. Edizione integrale (Sigmund Freud)

Manuale del perfetto impertinente. Aforismi, pensieri, paradossi, delizie (Oscar Wilde)

L’esclusa. Edizione integrale (Luigi Pirandello)

L’innocente. Edizione integrale (Gabriele D’Annunzio).

Questi sono alcuni esempi, su ibs , sfogliando le 6 pagine a disposizione, si riuscirà sicuramente a trovare qualche titolo perfetto per passare un po’ di tempo rilassandosi, immersi nella lettura.

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