Preparare e somministrare l’infuso è uno dei metodi più semplici e antichi per sfruttare i principi attivi di piante ed erbe, la natura ci soccorre in molti casi, anche quando stress e affaticamento rendono le giornate più lunghe e difficili da portare a termine. In questi casi il tiglio si rivela un alleato particolarmente prezioso, un fedele compagno che con le sue caratteristiche aiuta a ritrovare serenità, calma e una dolce distensione.
Perché il tiglio? Il tiglio con i suoi tannini, flavonoidi glucosidici, mucillaggini, polifenoli e vitamina C, calma, distende le tensioni, aiuta a prendere sonno, seda le emicranie, ansie, nervosismi, angosce, irrequietezze e palpitazioni.
Cosa serve per preparare un buon infuso al tiglio?
Un recipiente preferibilmente a chiusura ermetica e resistente al calore (vetro, porcellana o ceramica sono perfetti), un pentolino, un colino e 2 grammi di fiori.
In alternativa al colino e al recipiente è possibile utilizzare la tisaniera, una tazza dotata di coperchio e infusore (una retina di metallo o plastica entro cui inserire le erbe).
Come prepararlo?
Inserire all’interno del recipiente a chiusura ermetica o della tisaniera i fiori, a parte scaldare 100-150 ml d’acqua evitando di portarla a ebollizione; appena sarà diventata calda versarla sopra le erbe e coprire immediatamente evitando che il vapore disperda le sostanze volatili.
Attendere 5 minuti e ricordare di mescolare di tanto in tanto; trascorso il tempo filtrare con un colino oppure togliere l’infusore e consumare la bevanda.
Raramente l’infuso può essere conservato in frigorifero, generalmente deve essere consumato ancora caldo dopo un’eventuale dolcificazione secondo il gusto personale tramite miele, dolcificante o zucchero di canna grezzo (meglio evitare quello bianco raffinato); nel caso in cui si decida di attendere che si raffreddi leggermente per berlo senza scottarsi è bene tener presente che il raffreddamento deve avvenire in maniera graduale, senza subire sbalzi di temperatura.
Questa pianta è generalmente ben tollerata tuttavia, essendo diuretica e fluidificante del flusso sanguigno deve essere usata con cautela e solo dietro consenso medico da chi utilizzi già diuretici di sintesi o farmaci che influenzino la densità sanguigna.
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